La cucina italiana, coi suoi pregiati prodotti enogastronomici, è davvero molto apprezzata al mondo, tanto che numerose aziende si sono impegnate nel copiare i prodotti enogastronomici del nostro paese per rivenderli sui mercati esteri.
Il fenomeno prende il nome di “Italian Suonding” e continua a sottrarre importanti quote economiche al mercato del made in Italy. È ampiamente diffuso negli Stati Uniti e in Canada, ma anche nei paesi dell’America Latina e in quelli del Sud Est Asiatico, per non parlare poi del mercato russo, che annovera diverse di queste imitazioni, e di quello europeo.
Se da un lato, è possibile sostenere che la presenza di queste imitazioni contribuisca a diffondere la cultura culinaria italiana e che susciti la curiosità verso la stessa, curiosità che sfocerà, prima o poi, nell’acquisto di prodotti autentici; dall’altro è impossibile non pensare che l’Italian Sounding diffonda prodotti che, talvolta, non hanno nulla a che fare col sapore originale e che impedisca al denaro di entrare nelle casse italiane. Vediamo, a questo proposito, quali sono i prodotti più copiati e a che regioni appartengono.
I vini italiani copiati nel mondo
Tra i prodotti che rendono famosa l’Italia ci sono i vini, non stupisce, quindi, che essi siano copiati da diverse aziende, che cercano invano di emularne gusto e successo.
Tra i vini più copiati troviamo il Barbera Doc e Docg, originario del Piemonte; il Chianti Classico, un vero e proprio simbolo culinario della regione Toscana; il Prosecco Dop, tipico vino Veneto.
Pasta e pizza
Sono questi i due alimenti italiani che si adattano, a differenza del vino, a tutti i palati; per questo sono i più amati all’estero, e anche i più taroccati.
Non mancano, infatti, le imitazioni della pizza e della pasta per la pizza, che si trovano in quasi tutti i supermercati esteri e che hanno ben poco da condividere con la tradizionale pizza nostrana. Mentre, per quanto riguarda la pasta, la varietà più imitata è quella delle penne rigate, che vengono vendute sotto il nome di “pennoni rigate” in almeno 25 paesi, tra cui Emirati Arabi e Gabon.
I formaggi più imitati
L’arte della contraffazione alimentare non risparmia nemmeno i formaggi. Tra i più copiati al mondo si trovano la Mozzarella di Bufala Campana Dop, il Pecorino Romano Dop, il Grana Padano, il Gorgonzola Dop, la Fontina Dop, il Parmigiano Reggiano Dop e l’Asiago Dop.