Quali sono le migliori bollicine italiane, perfette per accompagnare un momento di festa tra amici? Nel panorama enologico italiano troviamo produttori in grado di soddisfare le esigenze e i gusti più disparati, valorizzando al meglio il territorio nostrano con vini che offrono spesso un ottimo rapporto qualità-prezzo. All’interno del nostro approfondimento andremo alla scoperta dei migliori spumanti italiani: oltre ad alcuni nomi ben noti troveremo anche qualche etichetta meno conosciuta ma davvero sorprendente.
Una delle produzioni italiane che sta conoscendo maggior successo negli anni recenti anche sul versante internazionale è il prosecco. Questo spumante, prodotto nelle colline trevigiane e vicentine (a seconda della DOC o della DOCG che si vuole considerare) rappresenta un vero e proprio alfiere della bolla italiana all’estero, grazie alla sua facile beva, alla sua versatilità e agli splendidi sentori fruttati, su cui spicca tra tutti la pera. Un’espressione d’eccellenza a livello di produttori è rappresentata da Bepin de Eto, uno dei nomi più conosciuti quando si parla di Conegliano Valdobbiadene. Sia nelle versioni Extra Dry sia nelle versioni Brut, questo prosecco racconta il meglio di un territorio davvero prescelto.
Quando si parla di bollicine italiane non si può non menzionare Giulio Ferrari: una marca che rappresenta una vera icona della tradizione spumantistica italiana al punto da averne ampiamente forgiato la storia, grazie soprattutto ai suoi prodotti, capaci di reggere la competizione con il prestigioso cugino d’oltralpe, lo champagne.
Nello specifico, il Trentodoc Giulio Ferrari Riserva del Fondatore è una delle migliori espressioni della produzione della famiglia Lunelli, che oggi detiene la gestione dell’azienda.
Ogni versione di millesimato di Giulio Ferrari rappresenta un nuovo capitolo della saga con cui il Trentodoc prodotto con sole uve Chardonnay dei migliori vigneti trentini, si esprime con una finezza e persistenza impareggiabili, sprigionando sensazioni eleganti e discrete al tempo stesso.
E per gli amanti del Rosé? Nonostante in Italia il rosato in versione spumantizzata abbia tardato molto a farsi apprezzare, oggi sono in molti coloro che amano brindare con una buona e bella bolla dalle cangianti tonalità dorate. Una delle miliori espressioni è frutto della visione di un autentico futurista, che si può trovare nella zona dell’Oltrepo Pavese. È proprio qui che Paolo Baggini, precursore dei tempi, è riuscito a valorizzare la potenzialità sconfinata di questo territorio, fino ad allora spesso sottovalutato anche dagli stessi produttori. Il Marty 72 Rosé, prodotto con classici vitigni dello champagne (Pinot Meunier, Pinot Nero e Chardonnay) è forse il miglior metodo classico rosé del panorama italiano.