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Come diventare sommelier

Professionisti del vino: il sommelier

È capitato a chiunque, almeno una volta nella vita, di voler scegliere una particolare bottiglia di vino al ristorante basandosi sul parere di un sommelier. Ma chi è il sommelier? Il sommelier non è altro che la figura più autorevole in materia di degustazione e abbinamento di vini. Di evidente origine francese, il termine “sommelier” esiste sin dal XIV secolo, seppur riferito ad un altro contesto. Un termine che ha assunto il suo significato attuale nei primi anni del XIX secolo, a testimonianza di come la professione in questione sia caratterizzata da una lunga tradizione storica e culturale. Nonostante siano cambiati gli strumenti del mestiere, la professione del sommelier è ancora in voga. A tal proposito, vediamo più nello specifico quali passi professionali si devono compiere per diventare a tutti gli effetti sommelier.

Diventare sommelier. La scelta della scuola

Innanzitutto, per diventare sommelier è possibile fare affidamento su diverse associazioni che mettono a disposizione una serie di corsi a più livelli dedicati allo studio e alla pratica della degustazione dei vini. Tenendo conto che esistono associazioni operanti sia in Italia che all’estero, prendiamo come esempio il caso di un ente del tutto italiano: FISAR. La FISAR, nata nel 1972 come federazione impegnata a promuovere la cultura del vino in tutto il mondo, al giorno d’oggi offre validi percorsi di formazione per aspiranti sommelier. Quello della FISAR è solamente uno dei tanti esempi che l’Italia offre in merito alla formazione nel settore in questione, per cui è possibile scegliere di propria spontanea volontà una qualsiasi scuola sulla base delle proprie esigenze. Proseguiamo.

I corsi di formazione

Una volta scelto l’istituto più adatto, è possibile seguire corsi che, nello specifico, saranno orientati su aspetti molto diversi tra loro. Nella maggior parte dei casi i corsi partono dalla teoria analizzando quelle che sono le funzioni del sommelier, per poi scendere in profondità approfondendo concetti legati all’analisi sensoriale e alle varie distinzioni dell’enologia. Nella fase successiva si entrerà nel dettaglio dal punto di vista dell’enografia, ovvero la tradizione enologica distinta da regione a regione, da una nazione all’altra. Infine, un qualunque corso generico darà maggiori delucidazioni sul piano degli abbinamenti cibo – vino. Al termine di ogni livello si dovranno affrontare diversi test di verifica, per poi concludere il corso con un ulteriore esame finale. Ottenuto l’attestato specifico sarà finalmente possibile operare come sommelier professionista. Ricapitolando, dunque, per diventare sommelier non serve altro che iscriversi ad un corso di formazione, studiare e passare gli esami per l’abilitazione alla professione.

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